De golflengte van Onda Italiana is vrij.
Het is de frequentie van de Italiaanse radio in Amsterdam. Het is ook het begin van een cultureel avontuur dat theater, onderwijs, films en nog meer bevat.
Omdat cultuur de wereld kan veranderen, meer dan politiek en zelfs meer dan economie. Geloven jullie dat?

La lunghezza d'onda di Onda Italiana è libera.
È la frequenza della radio italiana di Amsterdam. Ed è anche l'inizio di un'avventura culturale che comprende teatro, didattica, cinema e altro.
Perché la cultura può cambiare il mondo, anche più della politica o persino dell'economia. Non credete?



woensdag 2 februari 2011

Ste quattro risate


Stanno dicendo tutti la loro, beh fatemi dire la mia a sto punto. Noemi, Ruby, le puttane di governo. Provate a cercare “bunga bunga” su google e vedete un po’ cosa viene fuori.

Nell’ottobre del 2009 mi sono ritagliato una maschera da Berlusconi e me ne sono andato un po’ in giro per l’affollatissima Leidsestraat di Amsterdam parodiando il Presidente del Consiglio. La mia amica/collega Lunabionica con parrucca, minigonna e frustino mi rincorreva nel ruolo di una puttanona sadomaso. Con questo act volevamo attirare l’attenzione sul filmfestival Cinemissimo! che avevamo organizzato per “Quelli di Astaroth”. Sì, avete capito bene, Berlusconi usato come oggetto per il marketing, per la promozione di un festival di cinema italiano.

Alcuni mesi fa, durante il “One Minute Festival” abbiamo ripetuto lo stesso act aggiornandolo un attimo con Ruby, bunga bunga e tutto il resto. Un successo! È chiaro che il Presidente del Consiglio “vende” come immagine. Ormai è il prodotto nazionale italiano più conosciuto, supera abbondantemente pizzaspaghettimandolini. C’è proprio da stare allegri! E allora facciamoci questa scenetta che la gente si diverte e ride degli italiani! (che se lo meritano?)


I giornali, l’opinione pubblica, l’opposizione politica, la magistratura si sono concentrati sullo scandalo. Il governo bordello, le puttane nelle camere del potere, Ruby e bunga bunga insomma. Pare sia l’unico modo di opporsi a Berlusconi. Una tristezza, veramente. Triste che ancora una volta si sia costretti a concentrarsi sulla forma e non sui contenuti, sulla moraluccia borghese e non sulle scelte politiche. Un po’ come con il Vaticano, che per dargli addosso efficacemente ci vuole lo scandalo dei preti pedofili, mentre di duemila anni di oscurantismo, oppressione, violenza fisica, culturale e psicologica chi se ne frega.

Mi dispiace per le puttane, sinceramente. E lo dico senza ironia, nel pieno rispetto della loro professione. Mi guardo bene dal guidicare chi si prostituisce. Penso che se una ragazza vuole farsi pagare per una prestazione sessuale debba essere libera di farlo senza che nessuno alzi il dito inquisitore. Se poi la ragazza in questione in Italia è laureata ma non riesce a lavorare per più di 600 euro al mese, allora una prestazione sessuale ben retribuita e ad alto livello merita tutta la nostra comprensione e considerazione.

Sì, Berlusconi andrebbe attaccato - ed eventualmente vinto - sul piano del dibattito politico o sul piano giuridico per quelle che sono le sue responsabilità di fronte alla legge. Non perchè si porta le puttane.

Siamo al tutti contro tutti. È difficile costruire, avere un approccio positivo. Una mia corsista olandese appena tornata da Roma, mi diceva di avere trovato la città cambiata rispetto a qualche anno fa quando vi aveva vissuto per sei mesi. “La gente ha perso la speranza, non c’è futuro” mi diceva.


Governi berlusconiani che per anni hanno favorito le classi imprenditoriali medio alte a danno della maggioranza della popolazione. Un regime fiscale con tasse tra le più alte d’Europa dove però è l’evasione dell’IVA del libero professionista a farla franca a scapito della giovane imprenditoria che parte dal nulla e che non riceve incentivi o sgravi di nessun genere. L’investimento del danaro pubblico che non c’è se non nelle chiacchiere dei politicanti. La burocrazia, il nepotismo, le auto blu, i costi smisurati della cosa pubblica, tutte cose che in un governo “moderno e libero” come quello berlusconiano non dovrebbero avere spazio...

Per non parlare della fuga dei cervelli, dei giovani qualificati e laureati che vengono sottopagati e mantenuti in uno stato di costante precariato a cui qualche buontempone ha dato la definizione di “mobilità del lavoro”.
La lista non finisce qui, ma vale la pena nominare, last but not least, l’omicidio colposo della cultura italiana perpetuato dal sistema mediatico-televisivo di cui Berlusconi è a capo. Il cattivo gusto imperante, i grandi fratelli, i calciatori donnaioli, le veline volutamente stupide, i presentatori televisivi che gridano il vuoto, la banalità come modello imperante. Tutto questo è stato sostituito a Pasolini, a Fellini o a Fabrizio de Andrè. Tutto questo ha cancellato teatro, cinema, arte. Quando si priva un popolo di una cultura del contenuto e la si sostituisce con una cultura della forma, come è successo da venti anni a questa parte in Italia, si compie un crimine che diventa un genocidio culturale.

Detto questo, torniamo alla cronaca e precisamente a quella rosa. Sarà questa, forse, a liberare l’italia dal suo Presidente del Consiglio, non certo le sue politiche scellerate. E per non piangere, allora sì, facciamocela sta parodia, facciamola questa scenetta, facciamoci ste quattro risate.

1 opmerking:

MarinaV zei

Ma sì, buttiamola tutta a tarallucci e vino, tanto son tutte canzonette, cantava Bennato :(